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IL CINCILLÀ

In questa sezione troverete informazioni inerenti il benessere del vostro cincillà (o chinchillà che dir si voglia). Per quanto riguarda eventuali patologie o farmaci vi consigliamo, come sempre, di rivolgervi a un bravo veterinario che abbia esperienza su fauna domestica esotica o "non convenzionale".

Il chinchilà è un Roditore Istricomorfo, il suo aspetto, cioè, è simile a quello di un istrice o di una cavia. Ragion per cui può convivere con una cavia senza problemi.

Viene purtroppo utilizzato come animale da pelliccia. Per fare una pelliccia di chinchillà, ne occorrono in media quattrocento!!

Molti allevatori però, negli ultimi anni, hanno convertito gli allevamenti destinati all’industria della concia in allevamenti di animali da compagnia. In allevamento ogni chinchillà maschio è un piccolo pascià, poiché ha a disposizione 7 - 8 femmine!


1. Morfologia

Sebbene in natura si consideri praticamente estinto, ne esistono due specie, il Chinchilla brevicaudata ed il C. lanigera.

Per quanto riguarda invece gli individui di allevamento, si distinguono due tipologie:

- il "Costina": chinchillà dalle caratteristiche ancestrali, grigio, dal corpo affusolato, cuneiforme, presenta muso appuntito e grosse orecchie. È molto nevrile e difficilmente maneggiabile;
- il "La Plata": varietà su cui si è lavorato molto negli incroci finalizzati al miglioramento delle caratteristiche morfologiche. È un chinchillà dalla livrea variamente colorata (bianco, beige, black velvet, ebano, mosaico, etc.), dal corpo tozzo, quasi privo di collo, il muso rotondo e le orecchie di dimensioni contenute. È più grande del Costina.

La pupilla del chinchillà presenta una curiosa caratteristica: è ellittica come quella dei serpenti e non tonda come quella degli altri roditori.

Il suo mantello è così folto che rende impossibile l’attacco da parte di parassiti esterni (pulci, zecche…). Ogni bulbo pilifero genera c.a 80 peli!
Non va mai lavato! Se viene bagnato, il suo pelo impiega ore ad asciugarsi, il chinchillà si lava da solo rotolandosi nella sabbia


2. Alloggiamento

L'habitat naturale del cincillà è molto diverso da quello che gli si può offrire in cattività. Nelle Ande infatti (loro regione di provenienza) vivono in colonie di più di 100 individui tra le rocce e in grotte.

Nonostante la provenenza geografica, il cincillà non ama il freddo. Nelle tane vive in piccole colonie in cui i soggetti si tengono caldo l’un l’altro stando vicini. Le tane stesse vengono rivestite di paglia per mantenere meglio il giusto tepore.

La gabbia che ospiterà il nostro cincillà dovrà avere prima di tutto dimensioni adeguate (una gabbia per conigli è insufficiente a contenere l'esuberanza di questo animaletto!).

Ottime le gabbie a più piani: sul piano superiore si può posizionare una "tana" (ottima una casetta in legno) per dormire tranquilli al riparo da occhi indiscreti, in quello inferiore ciotole e giochi.

Occorre però fare attenzione a due dettagli:
1. che i piani superiori siano "interi" e non a griglia, alla lunga possono rovinare le zampe;
2. che tali ripiani non siano troppo alti: il cincillà non ha "il senso del vuoto" e cadendo può provocarsi fatidiose microfratture! Meglio a tale scopo mettere una "passerella" in legno o dei rami per facilitare la discesa!

Lettiere idonee sono:
- tutolo di mais (non profumato)
- trucioli di segatura (meglio se non profumata)
- fieno.

Lettiere polverose, agglomeranti o sabbie a grana grossa, sono irritanti per le mucose e la pelle del naso.

Per la pulizia della gabbia sarà sufficiente intervenire settimanalmente, a patto che vengano tolte ogni giorno le feci agglomerate.


2. Alimentazione

Le vaschette per il cibo e per l'acqua devono essere in ceramica perchè altri materiali non si puliscono bene e finiscono in briciole rosicchiati.

Per alimentare i cincillà è bene alternare:

- Fieno fresco: l'alimento principale;

- Cibi in "Pellet" appositi per cincillà (attenzione che non contengano frutta secca);

- Verdura:
vanno bene Asparagi, Broccoli, Carciofo, Carote, Catalogna, Cetriolo, Cicoria, Fagiolini, Finocchio, Indivia, Pomodoro (solo le parti rosse), Radicchio, Rape, Ravanelli, Scarola, Sedano, Spinaci, Zucchine;

- Frutta: Ananas, Mela, Papaia. Meglio non dare troppa frutta, contiene troppa acqua e zuccheri. Una o due volte a settimana è sufficiente.

- Altre erbe: Basilico, Betulla, Borragine, Erba medica, Malva, Melissa, Ortica, Bacche di Rosa canina, Rosmarino, Salvia, Tarassaco, Trifoglio.

Non vanno mai somministrati invece: Aglio, cipolla, peperoncini piccanti, Latte e latticini, Pane, pasta, riso, prodotti da forno, biscotti e dolcetti vari, Patate germogliate e leparti verdi della pianta (tossiche), Parti verdi dei pomodori (tossiche). La lattuga ha uno rapporto sbilanciato calcio/fosforo, quindi è sconsigliata, come per la maggior parte degli animali.



3. Riproduzione e cure parentali

È un roditore poco prolifico. Due cuccioli all’anno sono una buona media (tre, ottima!).

La femmina ha tre coppie di mammelle, ma solo una (la coppia inguinale) è ben sviluppata, questo significa che solo uno o due cuccioli per parto possono sopravvivere.

Il chinchillà femmina, in prossimità del parto, non imbottisce il nido strappandosi ciuffi di pelo come fa, invece, la femmina del coniglio. I chinchillà si strappano il pelo solo se fortemente stressati!


4. Carattere e indole

Sebbene ogni soggetto abbia un proprio carattere, in linea di massima il chinchillà La Plata è più docile del Costina e più facilmente addomesticabile, specie se preso in “tenera età”.


Come tutti i roditori, è particolarmente “fifone”!

Per difendersi sceglie la fuga. Se in casa si dà alla fuga e non è intenzionato a farsi riprendere, è in grado di stare nascosto nella stessa posizione (magari schiacciato in un angusto interstizio) per ore!
Se afferrato per la coda, la perde con estrema facilità (proprio ai fini della sopravvivenza). Se vi scappa quiandi non afferratelo mai per la coda!

Se si trova in competizione con un altro soggetto, si alza sulle zampe posteriori e lo “innaffia” letteralmente con un getto di pipì!

Riconosce il padrone dall’odore e dalla voce. Ha molta memoria, specie per i luoghi.

Per dimostrare ed imporre la propria autorità, i chinchillà rosicchiano le vibrisse (i baffi) degli altri soggetti. È facile quindi, distinguere il chinchillà predominante in un gruppo: è l’unico con una folta coppia di baffoni interi!
E vi posso assicurare che, se si sente particolarmente a suo agio in casa e sicuro di sé, tenta di sfoltire anche i baffi del padrone! Si può dire tranquillamente che è una sorta di piccolo Figaro incompreso.
.. :)


Testo: Laura Vittori
e Silvia Sebasti