Pur
rendendosi conto che qualcosa non va, un uccello ferito istintivamente
cerca comunque di usare la parte lesa nel tentativo di scappare
o nascondersi perché spaventato; impedirgli i movimenti può
essere estremamente stressante per l'animale e può spingerlo
verso azioni anche autolesive purché gli assicurino la fuga
e la libertà.
Un uccello che non si sente in pericolo, tende invece a mantenere
ferma la parte lesa; ritira la zampetta ferita, lascia penzolare
l'ala rotta. Quindi, è importante che l'uccellino capisca
che può stare più o meno tranquillo fornendogli per
esempio un rifugio o un alloggio riparato ed al buio o in penombra;
si può chiedere ai centri di recupero a seconda dell'animale,
che tipo di rifugio preferisce, per esempio un passerotto spaventato
si infilerà in qualsiasi buco riparato esso trovi, quindi
gli si può costruire una galleria con un cartoncino (anche
con il tubo di cartone dei rotoli di carta per cucina).
Per l'argomento penne, invece, è utile sapere che quando
un uccellino dopo una gran paura viene manipolato a lungo ed in
modo sbagliato, può avere come reazione una improvvisa e
copiosa caduta delle piume tanto che toccandolo possono rimanerne
in mano interi mazzetti. L'azione più immediata è
lasciarlo da solo, non toccarlo più e soprattutto non spaventarlo
(niente rumori, musica alta, movimenti bruschi ed improvvisi in
sua presenza, ecc.).
Chiaramente la situazione va valutata caso per caso, ma se non è
ferito e mangia già da solo, è meglio lasciarlo tranquillo
per un paio di giorni con cibo ed acqua, spostarlo in questi casi
è sempre un ulteriore stress per l'animale.
A completamento di quanto detto, va aggiunto che uno degli errori
più frequenti è quello di "umanizzare" l'uccellino;
manifestazioni d'affetto ed atteggiamenti propri del comunicare
tra uomini, non solo non sono idonei a comunicare con un uccello,
ma spesso hanno solo la capacità di terrorizzarlo. Quindi
è sbagliato dargli baci o avvicinare troppo il viso (gli
occhi grandi spaventano gli uccelli), non gli fate versi strani
e così via. È sicuramente più amorevole e saggio
informarsi sulle sue necessità ed avere un atteggiamento
di comprensione verso un essere che improvvisamente è costretto
a fidarsi di voi in un momento di estrema vulnerabilità.
Testi: Copyright © 1997 Sabrina Calandra
Registrato presso l'Ufficio Diritti d'Autore il 13/10/1997
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