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IL PRIMO SOCCORSO PER UN MAMMIFERO

Soccorrere un mammifero ferito o in difficoltà

Prima di procedere al recupero di un mammifero è importante avere le idee chiare sulla provenienza dell’animale. Se è un animale selvatico avete una certa probabilità di prendere un morso o un graffio quando cercate di toccarlo, se è domestico potrebbe essere comunque aggressivo a causa di maltrattamenti o anche solo per la paura di trovarsi in un ambiente sconosciuto, perciò munitevi di guanti spessi (del tipo di quelli usati per il giardinaggio) o di una stoffa pesante con cui avvolgerlo.

Come prenderlo

Se si tratta di un coniglio, un riccio, una cavia, uno scoiattolo o un criceto sarà sufficiente avvolgerlo con un asciugamano e tenerlo ben saldo per il torace, adagiandolo piano in una scatola di cartone di dimensioni idonee e con una stoffa pulita sul fondo.

Procuratevi sempre una scatola PRIMA di aver preso l’animale!!!!!

Se si tratta di un mammifero di dimensioni maggiori, come una volpe, si userà una coperta di media pesantezza e la si butterà sull'animale prendendolo subito dopo e mettendolo in uno scatolone di dimensioni adeguate o, se l’avete, in un trasportino per gatti o cani di piccola taglia.

NON TRASPORTATE MAI UN ANIMALE IN MACCHINA SENZA AVERLO CHIUSO IN UN CONTENITORE SICURO! Oltre a rischiare una multa c’è il pericolo che questo, spaventato, vi si scagli contro mentre siete alla guida o cerchi di lanciarsi fuori dal finestrino!!!!

Valutazione delle Condizioni fisiche

L'operazione di controllo dello stato fisico va fatta in un luogo tranquillo, senza forti rumori, viavai di persone, comunque lontano dalla confusione. Va eseguita il più velocemente possibile perché un animale spaventato può letteralmente morire d'infarto. La pressione sanguigna di molti mammiferi é infatti molto più alta, in proporzione, di quella di un uomo e se il cuore batte troppo forte c'é un forte rischio che l'animale muoia.

Anche la delicatezza nella manipolazione é importante, avendo cura di non mettere in posizioni sbagliate gli arti con conseguente danno alle articolazioni.
Evitate manifestazioni affettive insistenti (baci, fischi, versi): la manipolazione di un animale selvatico è per lui fonte di stress, non di sollievo. Non avvicinate troppo il viso: gli occhi grandi sono sinonimo di predatore e potrebbe, per paura, aggredire.

L’esame esteriore

Gli animali pongono sempre una particolare cura nella propria igiene: trovare un animale sporco è sintomo quindi di patologia in corso.

Tutte le eventuali ferite vanno accuratamente pulite e disinfettate. Citrosil, bialcol, betadine e simili vanno bene; mai alcool, mercurio cromo o tintura di iodio che possono risultare velenosi.

Importantissimo: un animale con una ferita aperta è suscettibile di infezioni batteriche quanto un essere umano ferito! Medicatelo sempre con guanti in lattice o dopo esservi lavati con cura le mani possibilmente con un sapone antibatterico o con un comune disinfettante!

Le zampe rotte o lussate vanno semplicemente fermate con una benda rigida in attesa dell’arrivo del veterinario o del recuperatore… non cercate di steccare da soli una frattura, potreste causare danni irreparabili!

Osservare sempre gli occhi. Quando il soggetto è malato, quasi sempre i suoi occhi presentano alterazioni: possono risultare infossati (in caso di disidratazione), opachi o con infiammazioni più o meno evidenti. In caso di congiuntiviti o traumi causati da corpi estranei o sostanze irritanti si può passare sull'occhio un cotton-fioc o un batuffolo di ovatta imbevuto di camomilla tiepida lasciando entrare qualche stilla nell'occhio per lavarlo.
La camomilla è utile anche nell'operazione preliminare di pulizia della parte, che va sempre effettuata per eliminare crosticine ed impurità e poter poi valutare con più chiarezza la patologia ed eventuali danni.
Le pomate antibiotiche normalmente utilizzate per i gatti o i cani andrebbero usate solo in casi estremi e quando l'occhio si presenta particolarmente danneggiato.

Se l'animale non da segni di coscienza, ha lo sguardo fisso o la testa ciondoloni, si possono supporre le eventualità: che abbia un trauma cranico causato da un colpo alla testa (frequente in animali investiti da automobili), che sia stato avvelenato, che sia in shock termico o che abbia una brutta infezione.

Sintomi principali di un trauma cranico:
Oltre ad evidenti fratture del cranio, possono esserci versamenti all’interno della scatola cranica, che determinano:
- Gonfiore della testa
- Pupille dilatate
- Problemi di carattere nervoso come eccitazione o depressione eccessive, paralisi o crampi
- Alterazioni del respiro
- Perdite di sangue dal naso o dalle orecchie

Sintomi principali di un avvelenamento:
- Problemi gastrointestinali (vomito o conati di vomito, diarrea, gonfiore addominale)
- Problemi a carico delle mucose (lingua e palato arrossati o bluastri, naso e bocca con muco o schiuma, lacrimazione intensa degli occhi)
- Problemi di carattere nervoso come eccitazione o depressione eccessive, paralisi o crampi
- Alterazioni del respiro
- Disturbi della funzionalità epatica e renale

E' senz'altro utile riferire i fenomeni clinici a chi di dovere e procurare, qualora sia possibile, un campione del cibo ingerito dall'animale (se si trova nelle immediate vicinanze un’esca o un contenitore dove sia stato messo del cibo).
La stricnina é mortale; ancora oggi c'é qualcuno che la usa per confezionare esche avvelenate per topi, ma queste esche possono essere ingerite anche da altri mammiferi.

Agite con la massima urgenza, non c’è tempo da perdere!!!
Chiamateci per conoscere il veterinario o il centro recupero più vicino!

In attesa del recuperatore sarà bene in ogni caso mettere l’animale in una stanza fresca ma non fredda, al buio o in penombra, lontano da rumori (TV, stereo acceso, voci umane, versi di altri animali) e da odori sgradevoli (fumo di sigaretta, vernici, solventi, deodoranti per l'ambiente, etc.), con una ciotola di acqua fresca e pulita a disposizione.

Vogliamo ricordare che d'estate, quando le zanzare e altri insetti ematofagi girano indisturbati, è bene coprire la gabbia o la scatola nella quale alloggia l'animale con una retina da zanzariera, facilmente reperibile in negozi di ferramenta e casalinghi.
Eventuali animali domestici vanno tenuti separati dal nuovo arrivato, per evitare trasmissioni di zoonosi o di parassiti.

NON SOMMINISTRATE MAI AD UN ANIMALE UN MEDICINALE PER USO UMANO A MENO CHE NON SIA STATO PRESCRITTO DA UN VETERINARIO SPECIALIZZATO!!!!!

Testi: Silvia Sebasti