Se avete una testuggine d'acqua dolce in casa, è essenziale
che sappiate come fare perché non si ammali e non
muoia (questa è, infatti, la cosa più probabile
entro pochissimi anni - se non mesi - dal suo ingresso in casa),
ma anche perché possa patire al minimo la sua condizione
di cattività.
Le
tartarughe acquatiche più comuni nelle case degli italiani
al momento sono:
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Tartaruga
orecchie rosse (Trachemys scripta elegans) |
Tartaruga
orecchie gialle (Trachemys scripta scripta) |
Tartaruga
carta geografica (Graptemys kohni) |
Allevamento,
cura e alimentazione in cattività
1. Lo spazio
Ricordate sempre che "più
spazio c'è, meglio è".
Informatevi dunque sulle dimensioni che raggiungerà la tartaruga
una volta diventata adulta, specie se femmina.
Dimenticate le vaschette "lager" con la
palma di plastica e 2 cm d'acqua che si vendono abitualmente nei
negozi (tra l'altro divenute illegali a Roma secondo l'ultimo Regolamento
Comunale).
Le tartarughe hanno bisogno di una vasca adeguata in cui possano
nuotare e di una zona asciutta dove muoversi e fermarsi a prendere il di sole.
1.1.
Laghetto artificiale all'aperto
L'habitat ideale per tenere al meglio una tartaruga d'acqua dolce è un laghetto
all'aperto, realizzabile in giardino.
In commercio si trovano vasche che possono essere interrate per
costruire laghetti artificiali.
Cercate di sistemare la vasca in una zona dove ci siano sia sole che ombra: il primo è imprtante per mantenere l'acqua a una temperatura idonea alla testuggine ma anche per favorire lo sviluppo di piante acquatiche; la seconda serve per non causare surriscaldamento.
L'animale deve potersi esporre al sole,
indispensabile per la sua sopravvivenza. Il rammollimento delcarapace causato dalla carenza di esposizione al sole porterebbe la tartaruga alla morte.
Meglio costruire attorno al laghetto una recinzione per evitare fughe ed evitare che le tarte si mettan nei guai (non hanno cognizione del vuoto, ci si buttano dentro,
credendo che si tratti di uno specchio d'acqua e quindi possono ruzzolare giù da scale e muretti).
Chi ha una terrazza può usare una vasca
di plastica rigida (per es. le piscine per bambini), allestita con
una zona asciutta all'interno, dove la tartaruga si sistemerà per prendere il
sole.
Si faccia attenzione alla temperatura invernale. Le tartarughe
adulte si adattano bene al clima italiano, tuttavia, è indispensabile
dotarsi di un termoriscaldatore (è molto
economico), che tenga la temperatura del laghetto a livelli accettabili
(minimo 20°C). Il termoriscaldatore è
indispensabile per le tartarughe non adulte.
1.2.
Acquaterrario o Terracquario
Per
chi non ha il giardino, la soluzione migliore consiste nell'utilizzare
un acquario di vetro o plexiglass, materiali facilmente lavabili
e disinfettabili.
Se la tartaruga è sotto i 10 cm di lunghezza
si può usare un acquario delle dimensioni minime
di 60 x 30 x 30 cm. Naturalmente, man mano che l'animale crescerà, la vasca dovrà
essere sostituita da una più grande.
Si eviti di usare come fondo dell'acquario della
ghiaia troppo piccola che, se ingoiata, potrebbe causare una costipazione
intestinale. Meglio non mettere nulla, facilitando così il mantenimento della pulizia della vasca.
L'acquario dovrà essere fornito di una zona asciutta e facilmente raggiungibile dalla tartaruga, che potrà essere costituita da un pezzo di legno, sughero o da rocce.
Attenzione alle piante di plastica, che possono ferire l'animale.
Meglio piante vere e commestibili, come la Salvinia natans o la Lemna minor (entrambe chiamate lenticchia d'acqua), che ossigenano l'acqua e rendono l'ambiente più naturale.
Si eviti, inoltre, il sovraffollamento, perché le tartarughe
sono animali molto aggressivi. Possono arrivare a ferirsi gravemente
fra loro.
2.
Temperatura dell'acqua e illuminazione
La temperatura ideale dell'acqua è di 24-26°C
di giorno, con una (non indispensabile) riduzione di circa
5°C di notte. Tale temperatura si ottiene facilmente per mezzo
di riscaldatori collegati a un termostato (termoriscaldatori
acquistabili in qualsiasi negozio di animali, con spesa modica).
Come è stato già detto, di vitale importanza per la
salute della tartaruga è l'esposizione al sole. Durante le
giornate calde e soleggiate, è un'ottima pratica permettere
alle tartarughe di esporsi alla luce solare diretta, fornendo
sempre la possibilità di ripararsi all'ombra.
Si tenga presente che la luce solare filtrata da un vetro
o dal plexiglas non apporta raggi ultravioletti ed è perciò inutile.
Se quest'esposizione non è possibile, si possono utilizzare
delle lampade che emettano lo spettro completo
di radiazioni, compresi i raggi ultravioletti UVA e UVB.
Anche queste lampade sono acquistabili presso negozi di animali.
Sono specifiche per i rettili e non vanno confuse con le lampade
per i pesci.
La lampada sostituirà la luce solare. La luce va lasciata
accesa per 12-14 ore al giorno. La lampada va sostituita
ogni 9-12 mesi, anche se sembra ancora funzionante (perde presto
il potere di emettere raggi UVB).
3.
Pulizia dell'ambiente
Per evitare problemi di salute alla nostra tartaruga, è molto
importante tenere pulito il suo ambiente. Se la tartaruga è
in un laghetto artificiale o in una piscina, cambiate parte dell'acqua togliendo
con un secchio quella sporca, per poi aggiungerne di pulita (possibilmente lasciata decantare almeno 12 ore in modo che sia a temperatura ambiente e sia evaporato il cloro).
Nell'acquaterrario
è necessario installare un potente filtro,
possibilmente esterno così da risparmiare spazio nella vasca, per eliminare gli odori sgradevoli ed evitare l'imputridimento
dell'acqua. Vanno effettuati poi cambi regolari d'acqua ogni 10-15
giorni, a seconda di quanto si sporca. Ci sono in commercio ottimi filtri esterni anche a basso prezzo (non possiamo fare nomi, chiamateci persapere quali)
Da notare che la presenza di MOLTA acqua rende più improbabile
uno shock termico allorquando si cambia parte dell'acqua stessa
(cambiare 30 litri di una vasca da 100 piuttosto che in una
da 50 rende meno probabile che la tartaruga contragga una polmonite
e muoia in una settimana, a causa dell'improvvisa diminuzione della
temperatura).
La
primavera e l'estate sono le stagioni più critiche. Infatti,
in quel periodo, le tartarughe mangiano e sporcano molto. Quindi
é necessario cambiare una parte d'acqua più spesso.
continua
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