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dolente nota perché, in molti inesperti, la sola vista
di un “rettile strisciante” genera (nei casi migliori)
diffidenza ed imbarazzo, (più frequentemente) schifo, terrore,
panico, fino ad arrivare a crisi isteriche vere e proprie.
Facile spaventarsi, se si ha di fronte l’ignoto...
Spesso alla vista di un serpente si pensa subito di trovarsi di
fronte una vipera, o, se anche si riconose che si tratta di un’altra
specie, si ha comunque un certo timore.
Ricordate però che nel Lazio e in molte altre regioni d'Italia
i serpenti sono protetti dalla legge
e pertanto sono vietate:
a) qualsiasi forma di cattura, di detenzione
e di uccisione;
b) il deterioramento o la distruzione
dei siti di riproduzione e di riposo;
c) le molestie, specie nel periodo della riproduzione,
dell' allevamento e dell'ibernazione;
d) la distruzione o la raccolta di uova
dall'ambiente naturale o la loro detenzione quand'anche vuote;
e) la detenzione, il trasporto
ed il commercio di tali animali, vivi o morti,
come pure imbalsamati, nonché di parti o prodotti facilmente
identificabili ottenuti dall'animale.
Visto
quanto appena esposto è utile precisare che:
- l'A.R.F. NON è una ditta di disinfestazione;
- l'A.R.F. NON può recuperare animali
pericolosi e quindi NON può intervenire in caso di presenza
di vipere (la cui competenza spetta alla ASL
di zona);
- l'A.R.F. NON può intervenire per "togliere"
o "spostare" un serpente da un giardino, in
quanto la legge lo vieta;
- l'A.R.F. interviene solo nel caso in cui il serpente
sia in pericolo di vita, incastrato, ferito;
- l'A.R.F. è tenuta ad avvisare le autorità
competenti qualora riscontri l'uccisione di serpenti,
in quanto ai sensi della nuova legge sul maltrattamento (Art.
727 del Codice Penale) l'uccisione di un animale
è punibile con la reclusione.
Infine, ecco un recapito utile qualora troviate i nostri
telefoni spenti o non possiamo intervenire:
PROTEZIONE CIVILE (ROMA): 06-67109200!!
Impariamo a distinguere adesso tra la vipera comune (in realtà
davvero poco comune a Roma, se ci permettete il gioco di parole)
e gli altri serpenti italiani, che sono completamente
innocui (e quando diciamo innocui intendiamo davvero
inoffensivi, non “meno velenosi”).
La
vipera comune (Vipera aspis)
Appartiene alla famiglia dei Viperidi. Facilmente riconoscibile
dagli altri serpenti italiani per diverse caratteristiche:
•
pupilla verticale (come quella di un gatto)
• testa nettamente triangolare col naso rivolto all’insù
• disegno caratteristico sul dorso o colorazione completamente
nera
• coda corta che si assottiglia bruscamente.
Piuttosto
lenta nei movimenti e difficilmente supera i 60 cm di lunghezza.
Presenta inoltre una caratteristica dentatura "solenoglifa",
cioè con i due denti veleniferi più lunghi degli
altri denti che all'apertura della mandibola scattano in avanti.
ATTENZIONE!! Nel Lazio e nel territorio del
Comune di Roma la Vipera non è presente in modo uniforme!!
Potete cliccare qui sotto per ottenere due cartine con una visione
più dettagliata della distribuzione della specie.
Cliccare
qui per visualizzare la cartina con la distribuzione di Vipera
aspis nel Lazio.
Fonte: BOLOGNA M., CAPULA M. & CARPANETO G.M., 2000. Anfibi
e Rettili del Lazio. Fratelli Palombi Editori, Roma, 159 pp.
Cliccare
qui per visualizzare la cartina con la distribuzione di Vipera
aspis a Roma.
Fonte: BOLOGNA M., CAPULA M., CARPANETO G.M., CIGNINI B., MARANGONI
C., VENCHI A. & ZAPPAROLI M., 2003. Anfibi e Rettili a Roma.
Comune di Roma, 122 pp.
Il pallino nero pieno indica dati di presenza
accertata (anni 1996-2002), quello vuoto dati bibliografici
pregressi (anni 1980-1995).
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Testi:
Silvia Sebasti
Tavole a colori: www.ittiofauna.org
Tavole BN: da Baccetti et al. Zoologia II Zanichelli
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